Un confronto acceso su Rete 4 tra Rita Dalla Chiesa e la situazione di un imprenditore agricolo ignorato dalle autorità.
A Quarta Repubblica, trasmissione di punta su Rete 4 condotta dal giornalista Nicola Porro, il caso di Francesco Micillo ha sollevato non poche polemiche, con dichiarazioni anche di Rita Dalla Chiesa. L’imprenditore di Giugliano, in provincia di Napoli, si ritrova suo malgrado a combattere contro un campo rom abusivo sorto sui suoi terreni agricoli, un fenomeno in espansione che ha trasformato i suoi vigneti in una discarica a cielo aperto.
Le dichiarazioni di Dalla Chiesa
Francesco Micillo ha visto la sua proprietà deprezzarsi a vista d’occhio: dai trattori ai capannoni, tutto è stato portato via. Nonostante ripetuti appelli a carabinieri, prefetto e sindaco, il supporto delle istituzioni è stato inesistente. La situazione ha raggiunto il culmine quando, dopo la tragica morte di una bambina del campo elettrizzata da cavi scoperti, è stata emessa un’ordinanza comunale che minacciava di espropriare il terreno se non veniva ripulito entro 90 giorni. “Non c’è più niente. Niente di niente“, afferma Micillo riguardo ai furti subiti.
Rita Dalla Chiesa, ospite dello show, ha espresso forte disappunto per la mancanza di sensibilità e supporto delle istituzioni: “Non si può essere di buon senso di fronte a un vulcano di inazione istituzionale,” ha dichiarato. Il dibattito ha messo in luce la disparità di trattamento tra i cittadini proprietari dei terreni e gli occupanti abusivi.
Il problema ignorato
Il fenomeno degli accampamenti abusivi non è un caso isolato, ma emblematico di una più ampia problematica sociale e legale. La protezione apparentemente incondizionata verso i gruppi di occupanti illegali solleva questioni urgenti sulle politiche di gestione del territorio e sulla legalità.
Il caso di Micillo è emblematico: l’indifferenza delle autorità trasforma i cittadini in vittime impotenti delle circostanze. Obbligandoli a subire in silenzio la perdita della loro proprietà e sicurezza.